La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica immuno-mediata sistemica. Clinicamente si presenta con placche eritemato-desquamative infiltrate, tipicamente localizzate alle superfici estensorie.
La psoriasi si associa a un aumentato rischio di comorbilità che condividono meccanismi patogenetici, come l’artrite psoriasica e il morbo di Crohn. Inoltre, la psoriasi moderata-grave, ma non quella lieve, si associa a malattie metaboliche come obesità, dislipidemia, steatosi epatica non alcolica e diabete, e a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, come infarto miocardico e ictus, e di morte per malattie cardio-vascolari.
I trattamenti sistemici della psoriasi possono avere un impatto notevole, sia positivo che negativo, sulle malattie associate. Quindi nei pazienti con psoriasi moderata-grave, la presenza di alcune comorbilità può avere un impatto significativo nella decisione di utilizzare una terapia piuttosto che un’altra. I regimi di trattamento per i pazienti affetti da psoriasi devono di conseguenza essere adattati, per soddisfare le esigenze specifiche, alla gravità della malattia, all’impatto sulla qualità della vita, alla risposta alle precedenti terapie e alla presenza di comorbilità.
L’avvento della pandemia da SARS-CoV2 ha posto ulteriori problematiche legate alle interazioni tra psoriasi, terapie farmacologiche e infezione COVID-19, nonché con le vaccinazioni per COVID-19 che saranno presto estese a tutta la popolazione.
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